Street Photography
Nel mio percorso fotografico
“Se riesci a sentire l’odore della strada guardando la foto, è una fotografia di strada.”
Bruce Gilden
Si potrebbe cominciare con il dire che la Street Photography è un genere fotografico, più precisamente, un genere di reportage, che si realizza fondamentalmente con fotografie spontanee.
Un genere che ha coinvolto fotografie iconiche nella storia. Ricordiamo maestri come Elliott Erwitt (1928 – 2023) Henri Cartier-Bresson (1908 – 2004), Martin Parr, Bruce Gilden, Robert Frank ecc.
Come ho già specificato in altre occasioni, all’inizio delle mie avventure fotografiche ho fotografato proprio “la qualunque”, ma c’era qualcosa che cresceva dentro di me; il raccontare attraverso tecniche di reportage. Osservavo colleghi che senza lavorare per giornali o riviste che avevano la passione per i viaggi, e invece di portare foto di architettura o paesaggi urbani e naturali, fotografavano le strade, quartieri e luoghi affollati.
Quel che mi dava all’occhio al tempo erano proprio le situazioni immortalate che mi fecero innamorare del genere e rendere anche le mie foto con quello spirito che si respirava “in strada”, premetto, infatti, che per strada non si intende l’asfalto, i marciapiedi o le strisce pedonali. Tutto quello che richiama la quotidianità e la spontaneità in ambienti aperti o chiusi, con persone e oggetti che arricchiscono l’inquadratura.
Ho iniziato a sperimentare, successivamente ho iniziato a seguire workshop per migliorare le mie tecniche e ritrovare lo stile e l’editing che mi rendeva unico in questo genere; grazie a questo genere ho potuto avere più stimoli durante i viaggi e di portare a casa idee per delle storie e perché no…anche reportage. La mia città e paesi turistici nei dintorni mi hanno regalato tante stuazioni che si sono trasformate in fotografie che mi hanno reso orgoglioso ad immaginare già gallerie a me esposte in alcuni spazi che conoscevo.


Durante i viaggi che facevo, all’estero e in Italia ho continuato a sfruttare le mie conoscenze portando a casa molto materiale personale, alcune fotografie rubavano momenti anche molto intimi, molte volte ti capita di fotografare persone che dormono o situazioni grottesche, ma riuscivo anche ad attirare l’attenzione positiva e facevo spesso amicizia, non ero invadente anzi, ero molto rispettoso davanti le situazioni e evitavo sempre di sembrare una “minaccia” per non invadere l’identità di nessuno. Lo Street Photographer dovrebbe anche capire al volo in quale contesto può trovarsi, quindi a mio parere non è sbagliato a volte chiedere un consenso verbale o conoscere in quale tipo di luogo ci si trova in quel momento.
Fortunatamente nessuno mi ha mai visto una persona negativa e con il tempo ho saputo riconoscere quando una fotografia poteva diventare un immagine da mostrare o da lasciare in archivi personali.

Successivamente dalle fotografie di strada classiche, ho studiato il “ritratto ambientato” con lo scopo di fotografare la di strada ho trovato interessante ed affascinante interagire con le persone nel loro “ambiente” come i commercianti nei loro negozi.


Tutto questo in futuro mi ha portato a esporre le mie foto, in varie esposizioni e ho iniziato a selezionare e a vendere le mie fotografie creando per ogni foto un racconto che va dalla psicologia di chi la legge a contesti mediatici.
In basso c’è una selezione accurata di fotografie, che ho mostrato durante le mie esposizioni; sono disponibili anche delle stampe che potete richiedere contattandomi.